Si è ripetuta anche quest’anno anche a Pisa l’iniziativa – organizzata su scala nazionale dal Comitato 10 febbraio – dal titolo “Una rosa per Norma”. È stata una cerimonia semplice, simbolica, in memoria del martirio di Norma Cossetto, uccisa dalla barbarie comunista 80 anni fa solo perché italiana.
La delegazione pisana era composta da dirigenti locali del partito, dal Consigliere regionale e coordinatore comunale Diego Petrucci, dagli assessori comunali Filippo Bedini e Giulia Gambini, da alcuni Consiglieri comunali di FdI e da un nutrito gruppo di militanti e simpatizzanti pisani. È stato deposto alla rotonda dedicata a Norma Cossetto un mazzo di 5 rose bianche tenute insieme da un fiocco rosso.
Norma era una ragazza istriana di Visignano, studentessa universitaria e insegnante supplente presso le scuole locali. Rifiutatasi di convertirsi al credo titino e di rinnegare la propria italianità, Norma fu arrestata dalle forze partigiane jugoslave la mattina del 26 settembre 1943. Dopo aver subito atroci violenze e sevizie da parte di veri e propri mostri, fu uccisa e brutalmente infoibata nella notte tra il 4 e il 5 ottobre.
“Venendo alla rotonda Cossetto nell’ottantesimo anniversario della sua barbara uccisione – hanno dichiarato i dirigenti di FdI Pisa – abbiamo voluto perpetuare la memoria del vero e proprio martirio di una giovane ragazza uccisa solamente per non essere stata disposta a rinnegare il fatto di essere italiana: per il coraggio dimostrato le venne riconosciuta postuma la medaglia d’oro al Merito Civile. Con l’intitolazione della bella rotatoria tra Pisa Nova e Cisanello prima, e con questa iniziativa “Una rosa per Norma”, giunta alla 5° edizione, che ogni anno celebriamo, vogliamo ricordare una pagina di storia che mai più dovrà ripetersi. Oltretutto, è bene sottolineare come Norma Cossetto sia solo il simbolo, la punta dell’iceberg di migliaia di vicende analoghe consumatesi sul confine orientale, e perpetrate ben oltre la fine della II guerra mondiale, tutte caratterizzate da una efferatezza che ha pochi eguali nella storia contemporanea dell’Italia.
Quella delle foibe e dell’esodo è una tragica pagina di storia italiana troppo a lungo scientificamente tenuta nascosta sia dalle istituzioni che nei libri di storia.
Il ringraziamento di Fratelli d’Italia Pisa va a tutte le associazioni, alcune delle quali presenti con noi in occasione di questa cerimonia- che diffondono quotidianamente il ricordo delle foibe e dell’esodo Istriano e Giuliano-dalmata. Il loro contributo è stato vitale nello sviluppare, fin dal 2019, questa iniziativa, aiutandola a crescere. Dalle 100 città coinvolte quattro anni fa, siamo giunti alle oltre 345 del 2023”.
Norma Cossetto e tutte le vittime del terrore comunista jugoslavo non saranno mai dimenticate.