“Il Piano Nazionale di Riforma (PNR) appena pubblicato dal governo conferma la volontà di mungere le vacche presenti nella stalla fino allo sfinimento, mentre quelle che sono in giro per il bosco, beatamente a pascolare sui verdi prati, se ci sarà tempo, si mungeranno in seguito. O forse mai. Volendo tradurre il pensiero del governo: concentriamoci solo su quei debitori trasparenti e onesti che hanno beni intestati o liquidità disponibile, e non perdiamo tempo su chi usa prestanomi o scatole societarie cinesi. Infatti il testo recita che: ‘Saranno utilizzate tecniche sofisticate di analisi dei debiti iscritti a ruolo per indirizzare l’attività di riscossione prioritariamente verso i debitori più solvibili e i crediti che hanno maggiori possibilità di essere riscossi, pur salvaguardando tutti i crediti affidati in riscossione mediante atti idonei a evitare la decadenza e la prescrizione. Saranno ottimizzati i tempi medi di lavorazione per la notifica delle cartelle di pagamento e per l’attivazione delle procedure cautelari ed esecutive’. Insomma, più che lotta al sommerso questa è una vera caccia all’emerso. Un testo in puro stile giacobino, dove chiunque non abbia un minimo di cultura tributaria ci troverebbe la giustificazione alla classica, trita e ritrita affermazione: colpisci l’evasore Partita Iva. Liberarci da questo governo, diventa una priorità assoluta per il bene del Paese”. Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile nazionale Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.