“Esprimo totale apprezzamento e condivisione per le proposte emerse nei convegni dell’Unione giovani dottori commercialisti e della fondazione Inarcassa, sul tema delle libere professioni. In particolare ho espresso apprezzamento per la proposta del sindacato dei commercialisti di garantire la parità generazionale, tesa a tutelare attraverso quote riservate ai giovani professionisti, e quindi il futuro stesso delle nostre libere professioni. Analogamente l’incontro di oggi della Fondazione Inarcassa ha sollevato il tema del doppio lavoro dei dipendenti pubblici con incarichi extra istituzionali. Ritengo che tale abusata prassi andrebbe fortemente limitata, sancendo il principio di non ammissibilità del doppio lavoro dei dipendenti pubblici, se non in situazioni eccezionali, nelle quali una particolare esclusiva competenza giustifichi la deroga. Insomma dobbiamo garantire un futuro alle libere professioni, che rappresentano un fondamento del sistema economico nazionale, ma che, soprattutto ultimamente, denunciano alcune problematiche nel rinnovamento generazionale, e nella mancanza di tutela delle proprie riserve professionali, sempre più violate da soggetti terzi. Insomma uno Stato liberale non può non difendere coloro che, a proprio onere e rischio, tutelano gli interessi collettivi dello Stato come quelli individuali dei propri clienti. Prometto di farmi portavoce di queste istanze, e di esprimere delle produzioni normative, che rispondano ai quesiti ed alle questioni poste nei citati i convegni nazionali, tenutisi nelle giornate di martedì e mercoledì a Roma”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, componente della commissione Finanze di Fratelli d’Italia.