Il 2019 è partito male per i risparmiatori di Banca Carige. La banca genovese è stata infatti commissariata qualche giorno fa direttamente dalla Banca Centrale Europea, dopo che due membri del consiglio d’amministrazione si erano dimessi lo scorso dicembre. La BCE ha deciso quindi di commissariarla e nominare degli amministratori temporanei con il compito di trovare una soluzione per cercare di salvare l’istituto, trovando un nuovo partner o favorendo un’acquisizione.
La decisione di Francoforte è stata presa a seguito delle dimissioni della maggioranza dei membri del Cda dell’istituto ligure dopo che l’azionista di maggioranza, la famiglia Malacalza che detiene quasi il 28% del capitale, ha di fatto bloccato l’aumento di capitale da 400 milioni di euro necessario per proseguire l’attività.
Nell’attesa di sapere quale sarà il futuro dell’istituto ligure, ci si interroga su quali potrebbero essere i rischi e le conseguenze per i correntisti e gli azionisti della banca, con lo spettro bail-in che fa paura a molti.
Quali conseguenze quindi per i correntisti, e più in generale per i clienti di Carige?
Scongiurata almeno per il momento l’ipotesi del bail-in che potrebbe aprirsi solo se tutte le opzioni oggi sul tavolo, aumento di capitale, fusione, ingresso di nuovi soci, dovessero fallire e la Bce sarebbe così costretta a dichiarare la banca “in dissesto o a rischio di dissesto”.
Attualmente quindi la figura più a rischio è quella dell’azionista: in seguito alla decisione della Bce di mettere la banca in amministrazione straordinaria, la Consob ha deciso di sospendere temporaneamente le negoziazioni dei titoli di Banca Carige dalla Borsa, congelando non solo le azioni ma anche tutte le tipologie di obbligazioni in tasca a centinaia di migliaia di risparmiatori.
La conseguenza in questo caso non è l’annullamento dei titoli, ma l’impossibilità temporanea di venderli, almeno fino al momento in cui la Consob non le riammetterà alle contrattazioni.
Ma ovviamente lo scenario appare ancora molto incerto: aumento di capitale con l’intervento dei Malacalza, nuovo partner, soluzione “politica” con la discesa in campo di Mps? Impossibile dirlo adesso. Questa settimana non sarà certo risolutiva, ma i contorni dell’operazione potrebbero essere più delineati con il passare dei giorni.