“‘Se la scelta è quella, è chiaro che poi succede qualcosa con voi’. Questa la minaccia rivolta dal governatore e candidato del Pd Bonaccini al sindaco di Jolanda, Paolo Pezzolato, secondo quanto riferito poco fa dallo stesso sindaco attraverso Facebook. E non basta. Bonaccini aggiunge, sempre secondo quanto rivelato dal sindaco: ‘Perché se è così se per caso vinco, come è probabile, dopo però non mi cercate più’. Questo soltanto perché ha saputo che la vice sindaco di Jolanda, Elisa Trombin, ha deciso di candidarsi nella lista civica che sostiene Lucia Borgonzoni. Se la denuncia del sindaco fosse fondata, come tutto lascia credere, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo e senza precedenti. Tanto più perché avvalorato da ulteriori registrazioni con i sindaci del Pd dei Comuni contigui, in evidente imbarazzo nel revocare personale appena concesso al comune di Jolanda. Un governatore che minaccia il sindaco di un piccolo Comune di troncare ogni rapporto futuro, soltanto perché il vice sindaco dello stesso comune sostiene il candidato avversario, non si era mai visto prima. Se fosse vero quanto denunciato dal sindaco di Jolanda, sarebbe la dimostrazione della concezione privatistica delle Istituzioni che possiede la sinistra, nel senso che considera le Istituzioni proprietà privata. Al di là delle eventuali responsabilità giudiziarie, che non compete alla politica accertare, Bonaccini deve rendere conto agli elettori delle sue frasi, deve chiarire se davvero si considera il padrone della Regione e non il suo primo servitore. Bonaccini abbia almeno il coraggio di autorizzare subito il sindaco alla pubblicazione dell’audio, in modo che ciascun cittadino possa valutare di persona (a cominciare dal tono oltre che dalle parole). Se non lo facesse, sarebbe purtroppo la conferma che ha qualcosa di cui vergognarsi e che quindi il sindaco di Jolanda dice la verità. Sarebbe una vergogna ben peggiore di ammettere di aver sbagliato e di chiedere umilmente scusa”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni.