Scuola, FdI: “Nota sindacati su piano formazione del personale sul gender ci dà ragione, si lasci libera scelta e si scelgano argomenti non ideologici”

“L’aspetto che sorprende è l’obbligo delle educatrici di asilo nido e insegnanti d’infanzia di una formazione obbligatoria nei contenuti (per la prima volta NDR) per discutere con i bambini di identità e gender elementi estremamente complessi il cui impatto tocca la sensibilità…delle educatrici …nonché la piccola utenza ..che ha una età talmente in “fasce” da rendere tale formazione di una delicatezza incontrovertibile”. Questo citato non è un comunicato di FdI ma una nota ufficiale delle parti sociali alla Amministrazione di Roma Capitale per stigmatizzare modi, tempi e contenuti di questo piano di formazione fortemente voluto dalla Assessora alle scuole Claudia Pratelli. Mentre il sistema dei servizi 0-6 anni fa acqua per mancanza di fondi e di personale, mentre la scelta di riorganizzazione del Personale avrà impatto negativo sulla qualità dei servizi, Pratelli con la sua consueta arroganza si scontra oggi con la opposizione di chi tutela lavoratori e piccoli utenti che ritiene inopportuna la obbligatorietà dell’aggiornamento sugli “stereotipi di genere” e i suoi contenuti. FdI sta sensibilizzando tutti i livelli istituzionali, Regione Lazio e Ministero Istruzione, per fermare questo scempio e per tutelare corpo docente e piccoli bambini nonché le loro famiglie che avrebbero per prime il diritto di scegliere il modello educativo dei loro figli. Così in una nota Laura Marsilio capodipartimento FdI Scuola, Rachele Mussolini vice Presidente Commissione Scuola e i consiglieri capitolini, Giovanni Quarzo e Federico Rocca.

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