“Esprimiamo solidarietà ai tanti docenti della provincia Prato a cui è stato stracciato il contratto davanti agli occhi per errori nelle graduatorie! Nonostante le parole del ministro, che aveva assicurato che dal 1 settembre non ci sarebbero state cattedre vuote, in realtà c’è una forte mancanza di collegamento tra il Ministero e gli Uffici scolastici regionali e provinciali” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura e Istruzione, Alessandro Capecchi, presidente della Commissione Controllo, e la candidata alla Camera dei Deputati Chiara La Porta.
“Il 5 settembre l’ufficio scolastico provinciale di Prato ha comunicato ai docenti precari che erano state assegnate le cattedre disponibili. Ma il giorno dopo, lo stesso ufficio, dopo che numerosi docenti avevano già firmato il contratto e avevano fatto la presa di servizio, aveva comunicato che tutto era sospeso perché si sono registrati errori nelle graduatorie. Così è ridotta la scuola italiana e questa la considerazione nei confronti del ruolo dell’insegnante -sottolineano gli esponenti di FdI- Siamo anche preoccupati per la carenza del personale Ata che mette a rischio il funzionamento e il livello minimo garantito delle prestazioni di ciascun istituto nonché le condizioni minime di sicurezza necessarie (sorveglianza, pulizia e igiene, assistenza). La verità è che le scuole a Prato non hanno un adeguato numero di personale ausiliario, in particolare collaboratori scolastici, necessari per garantire i servizi e le condizioni di sicurezza e igienizzazione previste dalle note ministeriali. In alcuni istituti, ad esempio, ci sono numerosi alunni con disabilità che necessitano di cura e assistenza alla persona, all’accompagnamento al bagno, all’accesso al plesso e allo spostamento all’interno della scuola” fanno notare Veneri, Capecchi e La Porta.