Senato. Malan (FdI): decennale intesa Unione buddhista italiano – Stato conferma valore libertà religiosa

“Oggi ricorre l’anniversario di un passaggio importante, la pubblicazione dell’intesa tra la Repubblica italiana e l’Unione buddista italiana ai sensi dell’art. 8 della Costituzione. Quando quell’articolo è stato scritto nessuno pensava che ne potesse usufruire l’Unione buddista italiana, perché all’epoca i numeri dei buddisti in Italia erano ben diversi da oggi. Proprio questo testimonia la saggezza di chi ha scritto la Costituzione, inserendo per le minoranze religiose, come la mia, quella valdese, lo strumento delle intese modellate sulle esigenze e peculiarità di ciascuna”.

È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan durante il ‘Convegno per il decennale della firma dell’intesa tra lo stato italiano e unione buddhista italiana’ avvenuto oggi in Sala Zuccari del Senato.

“Il percorso di queste intese non è mai semplice; quella dell’unione buddista italiana venne infatti approvata cinque anni dopo la sua firma, e addirittura 15 anni dopo l’avvio delle procedure. Occorre una riflessione su questi tempi troppo lunghi. Ma oggi, abbiamo l’opportunità di ricordare che la libertà religiosa è fondamentale per il tessuto sociale di ogni nazione in cui la dimensione spirituale e religiosa di ognuno non può essere ignorata in nome della laicità dello Stato, perché tutti devono poter esprimere questo aspetto della propria personalità. Una libertà che la nostra Costituzione ha da subito stabilito ma che ha richiesto decenni affinché venisse pienamente recepita. Oggi invece tutte quelle realtà sono totalmente integrate, hanno la loro piena dignità e l’anniversario di oggi lo conferma”, conclude Malan.

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