In un giorno di primavera del 1975, a Milano veniva aggredito sotto casa a colpi di chiave inglese Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù. Sarebbe morto, dopo una lunga agonia, il 29 aprile. In occasione del cinquantesimo anniversario della barbara uccisione di un giovane la cui unica colpa era stata scrivere un tema di critica alle Brigate rosse, sono molti e di vario genere gli appuntamenti commemorativi previsti.
Sul sito ufficiale, che ricorda Sergio come “simbolo di coraggio, coerenza e libertà: il coraggio di esprimere le proprie idee, la coerenza di rimanere fedeli alle proprie scelte, la libertà di opporsi all’omologazione culturale”, dopo quella che, a gennaio, invitava ad una “mobilitazione corale ed unitaria per trasformare” la triste ricorrenza “in un’occasione non solo di memoria e di testimonianza ma, soprattutto, di esempio e monito per le nuove generazioni”, è stata pubblicata in queste ore una nuova lettera aperta che fa il punto sulle iniziative in corso o programmate.
Innanzitutto i libri: oltre a Il tempo delle chiavi di Nicola Rao (Piemme) e alla riedizione di Sergio Ramelli: una storia che fa ancora paura (Idrovolante), che a dicembre è stato al centro di una conferenza nella Sala Tatarella alla Camera (ve lo abbiamo raccontato qui: Il libro su Sergio Ramelli presentato alla Camera dei deputati), si ricorda l’uscita di altre tre pubblicazioni: Hazet 36. Sergio Ramelli, storia di un omicidio politico di Pino Casamassima (Solferino), Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio di Giuseppe Culicchia (Mondadori) e il volume di Federica Venni (Castelfranchi), la cui uscita è prevista prima del 29 aprile.
Il 13 marzo, giorno dell’aggressione a Sergio, a Milano verrà presentata l’emissione commemorativa da parte del Poligrafico Zecca dello Stato e Poste Italiane di un francobollo dedicato a Ramelli (vi avevamo anticipato la notizia in questo pezzo: A cinquant’anni dal martirio, un francobollo dedicato a Sergio Ramelli). Contemporaneamente, “tra il 12 sera e il 13 mattina – si legge nella lettera – le Comunità militanti invitano le realtà locali ad una commemorazione diffusa con fiori e fiaccole su tutto il territorio nazionale”.
Sono poi previste tra aprile e maggio, oltre a diverse presentazioni dei libri, inaugurazioni ed intitolazioni di vie, piazzali e giardini in varie città, tra cui Busto Arsizio, Cassano d’Adda, Sesto San Giovanni, Trezzano sul Naviglio, Novate e Macerata.
E’ quasi pronta, inoltre, una mostra intitolata Sergio Ramelli. Il coraggio della libertà. La storia e l’attualità in un racconto per immagini. Si tratta – spiegano i promotori – di 27 pannelli ed un manifesto che saranno resi disponibili sul sito www.sergioramelli.it per chiunque intenda scaricarli, stamparli ed esporli. Allo stesso indirizzo web, inoltre, sono disposizione il logo del cinquantesimo anniversario, una locandina base per le presentazioni, un pannello celebrativo che si potrà affiggere ovunque ci sia una dedica a Sergio Ramelli ed alcuni video utili per convegni o conferenze.
A proposito, infine, del 29 aprile, a quanto si apprende “è in fase di progettazione un importante evento istituzionale che dovrebbe tenersi a Milano la sera” del 28, mentre il giorno successivo “è prevista la Santa Messa al cimitero di Lodi” e “nel pomeriggio la commemorazione istituzionale ai giardini di via Bronzino, la Santa Messa nella chiesa di viale Argonne e infine la consueta commemorazione con il rito del Presente in via Paladini”.
La lettera si conclude con l’augurio che “in tutta Italia ci si impegni in maniera concorde e condivisa a ricordare il sacrificio e l’esempio di Sergio”, aderendo alle iniziative già programmate e/o realizzandone altre, che la redazione del sito ufficiale dedicato a Ramelli è pienamente disponibile a pubblicare (per contatti scrivere a redazione@sergioramelli.it).