Siccità, Ciaburro (FdI): sovranità alimentare a rischio come non mai, Governo intervenga

“Il Fiume Po ha sempre meno acqua, le infrastrutture di gestione idrica perdono oltre metà dell’acqua raccolta, intere coltivazioni stanno scomparendo e la produzione idroelettrica rende sempre di meno, con conseguenti rincari su energia, è emergenza nazionale. Tutta l’Italia, ma Piemonte e Lombardia in particolare, sono stati colpiti da una siccità come non si vedevano da oltre 70 anni, ed adesso tutta la nostra produzione agroalimentare rischia di sparire: riso, mais, cereali, frutta, ortaggi, tutto quello che abbiamo difeso con tenacia in questi anni di pandemia. Ma non solo agroalimentare, purtroppo anche i rifugi montani, il turismo termale, i Comuni, tutti rischiano di essere investiti da disagi profondi. È ancora più grave che buona parte delle nostre criticità derivi dall’assenza di un congruo numero di infrastrutture adeguate e dalla presenza di infrastrutture ormai obsolete ed inefficienti: bisogna e si deve fare di più, e su questo il PNRR deve essere un primo vettore, ma la risposta deve essere politica. Ho presentato un emendamento al Decreto Aiuti, attualmente in discussione alla Camera, per poter compensare le attività agricole dai danni della siccità, ma la risposta che ci aspettiamo è necessariamente qualcosa di più muscolare ed olistico, il Governo dichiari subito lo stato di calamità ed aiuti i territori, c’è un Paese, un’economia, da salvare. Su questo ho presentato interrogazione parlamentare all’esecutivo e mi aspetto una risposta autorevole quanto prima.”

Lo dichiara in una nota, Monica Ciaburro, deputato cuneese di Fratelli d’Italia e segretario della commissione Agricoltura a Montecitorio.

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