Sicurezza stradale, Rampelli (VpC-FdI): educazione stradale, ancora troppe vittime innocenti

“Secondo Convegno nel giro di due mesi sulla Sicurezza Stradale, dedicato ai ragazzi dell’ultimo anno delle Scuole Superiori e partecipato da 5 licei romani. L’intento è quello di sottolineare l’importanza della “Sicurezza Stradale” a fronte di una strage che si consuma ogni anno nelle strade d’Italia, con 1350 morti solo nel 2022 e una coda di dolore inestinguibile per i familiari delle vittime. Non si è parlato solo di un insieme di norme da rispettare ma dello sviluppo di una condotta che ponga al centro il rispetto per la vita e per la persona umana”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo al convegno ‘Strategie e strumenti per la sicurezza stradale nella mobilità’, presso la Saletta dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, insieme ai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Salute Orazio Schillaci.

“Toccanti e pedagogicamente incisive -ha detto Rampelli- sono state le testimonianze di cinque genitori intervenuti, Luca Valdiserri, papà di Francesco, di Graziella Viviano madre di Elena Aubry, di Stefano e Paola Lamma genitori di Leonardo, di Edward Von Freymann padre di Gaia e di Enza Tripaldi madre di Margherita Diazenna. Testimone per una guida corretta e responsabile, e dell’ex pilota della Formula1 e campione Giancarlo Fisichella.

“I morti degli incidenti stradali – ha sottolineato Rampelli – sono 100 volte maggiori di quelli che avvengono in tutte le altre modalità di trasporto, nave, treno e aereo, sono circa 10 volte più numerosi dei morti per atti delittuosi o degli infortuni sul lavoro. Ulteriore aggravante è il fatto che questo fenomeno interessa soprattutto le fasce più giovani della popolazione (prima causa di morte dei giovani tra i 5 e 29 anni) e quindi il dramma è ancora più intenso, è la principale causa di morte traumatica in assoluto, non solo in Italia ma in tutte le nazioni sviluppate”.

“La drammaticità del problema vede l’impegno comune di vari ministeri: Interno, Salute, Istruzione, Trasporti, Difesa e Made in Italy, ciascuno con la sua competenza mentre la Camera ha appena approvato le modifiche al codice della strada, ora al vaglio del Senato, con l’introduzione di sanzioni più severe per guida in stato di alterazione a causa di alcol o droghe, idem per l’uso di cellulari”.

“Ma l’educazione stradale- ha concluso Rampelli- non è una semplice guida al modo sicuro di condurre un veicolo, ma la quintessenza del senso civico che mette al centro il valore sacro della vita. Quella nostra e degli altri”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati