È stato presentato oggi in Senato l’intergruppo parlamentare Italia-Tibet che sarà presieduto dal Sen. De Priamo (FdI) e al quale hanno aderito già oltre 10 senatori. Tra questi il Sen. Giulio Terzi (FdI), da molti anni impegnato nella causa tibetana, che è intervenuto nella conferenza di presentazione sottolineando due aspetti in particolare quello dello sradicamento dell’identità tibetana e quello dell’estradizione di cittadini tibetani verso la Cina. Si tratta di due aspetti che riflettono la crescente asprezza della politica sempre più repressiva attuata dal presidente cinese Xi Jinping. Terzi ha ricordato le parole del Primo Ministro tibetano del Governo tibetano in esilio Penpa Tsering che, intervenendo due giorni fa in Senato in una conferenza sulla libertà dei media e diritto alla conoscenza ha evidenziato che gravi violazioni, “non avvengono solo in Tibet, in Xinjiang, o a Hong Kong, ma in altre regioni del mondo. Ciò avviene perché le persone che sono al governo vengono meno alle aspirazioni dei governati.” Perciò Terzi ha sottolineato gli sforzi necessari per “contrastare lo sfruttamento del lavoro forzato e l’uso politico della richiesta di estradizione di cui, come sappiamo, Pechino abusa costantemente siglando accordi di estradizione con più Paesi per tormentare e silenziare voci non gradite al regime.” A questo proposito, Terzi ha presentato una interrogazione urgente indirizzata al Ministro degli affari Esteri Antonio Tajani e al Ministro della Giustizia Carlo Nordio per chiedere una revisione del trattato di estradizione tra Italia e Cina entrato in vigore nell’ottobre 2015, e l’uso strumentale della notifica Red Notice dell’Interpol da parte di Pechino come arma per controllare e silenziare le voci dissidenti sparse nel mondo.