“Le notizie di oggi mostrano l’assoluta incapacità di questo Governo nell’offrire servizi di trasporto efficaci ed in sicurezza per i milioni di italiani che si spostano per motivi di studio e di lavoro. Dopo quasi due anni dall’avvio della pandemia non si è fatto nulla per mettere al centro dell’agenda del Governo il tema del TPL. L’introduzione del green pass a bordo dei servizi in ambito urbano, come annunciato da molti tecnici del settore, appare assolutamente insostenibile, deviando ingenti risorse delle forze dell’ordine (compresa la Polizia locale) a controllare il certificato verde e paradossalmente evitando di chiedere il possesso del titolo di viaggio, caratteristica quest’ultima che genera ingenti disavanzi nelle casse delle aziende di trasporto. Un’indagine del 2019 di ASSTRA riporta che per un miliardo di volte all’anno sui mezzi di TPL urbano (autobus, tram o metropolitane) si viaggia senza biglietto, con un danno stimato in 500 milioni di Euro. Questo significa che il sistema complessivo del TPL sconta un’arretratezza strutturale in termini di organizzazione e controllo dei servizi, e la crisi pandemica ha evidenziato ancor di più il divario tra domanda di mobilità e offerta di trasporto. Lo dichiariamo ormai da mesi. Occorre predisporre un Piano Generale del Trasporto Pubblico Locale serio, e non linee guida o immissione a pioggia di fondi per l’acquisto del materiale rotabile quale strumento unico per gestire i nuovi servizi di trasporto.
È quanto dichiarano il Senatore Massimo Ruspandini, Capo Gruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti al Senato e Responsabile Nazionale dei Dipartimento Trasporti, e Marco Carmine Foti, dirigente nazionale del Dipartimento Trasporti di Fratelli d’Italia.