“La pandemia sta dando il colpo mortale a un’eccellenza nell’eccellenza: hotellerie di lusso che della ricettività italiana ha sempre costituito motivo di vanto. Il passaggio del Danieli di Venezia a Bill Gates dimostra l’assenza di politiche economiche in grado di sostenere l’industria turistica italiana impedendone il collasso dovuto alla pandemia.
Il lassismo governativo ha reso
famelici gli avvoltoi dei fondi immobiliari internazionali. Lo dimostrano anche le vicende dello Sheraton e del Majestic che non hanno retto all’urto della crisi e stanno licenziando complessivamente oltre 200 persone. Se non sono riusciti a reggere loro, figuriamoci le piccole realtà alberghiere che costituiscono l’ossatura dell’hotellerie italiana di qualità. Altro che Pnrr. Se manca sensibilità su questo settore vedremo il turismo svilupparsi grazie alle multinazionali straniere e gli italiani fare i camerieri nelle grandi catene. A questo c’è da aggiungere la vergogna di settori economici che hanno prodotto profitti miliardari grazie alla pandemia, cui non è stato chiesto uno straccio di contributo di solidarietà dagli Stati nazionali e che hanno visto incrementare gli affari in modo direttamente proporzionale al numero di morti causati dal Covid 19: piattaforme digitali, commercio elettronico, informatizzazione. Diseguaglianze che tradiscono tutti i limiti della globalizzazione e prospettano la fine del ceto medio”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Turismo, Rampelli (VPC-FdI): la crisi si porta via le eccellenze italiane
Il Danieli di Venezia comprato da Bill Gates, mentre a Roma allarme occupazione per chiusura dello Sheraton e del Majestic