“È da apprezzare e sostenere il messaggio politico e ideale del Presidente ucraino Zelensky che, nel celebrare il decimo anniversario della rivoluzione Euromaidan, nota come “Giornata della Dignità”, ha dichiarato: “Fu la nostra prima vittoria in questa guerra”. Una guerra scatenata in due fasi: la prima con il tentativo da parte del Presidente filorusso Janukovič di sospendere, il 21 novembre 2013, l’accordo di associazione politica ed economica con l’Unione Europea che avrebbe portato Kiev ad una cooperazione molto più stretta con Mosca; la seconda, l’anno successivo, con l’occupazione militare della regione del Donbass da parte di separatisti filorussi che, sostenuti economicamente e militarmente dalla Russia, dichiararono l’indipendenza dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, a cui seguì l’annessione della Crimea”, così il Sen. Giulio Terz (FdI), Presidente della Commissione per le Politiche dell’UE del Senato, che preosegue: “Quello ucraino è dunque un percorso per l’autodeterminazione, per la democrazia e per la libertà assai travagliato che le istituzioni europee devono continuare ad incoraggiare e sostenere fortemente. In questo quadro, il prossimo Consiglio europeo del 14-15 dicembre, in cui verranno aperti nuovi capitoli negoziali con l’Ucraina sarà una tappa fondamentale. Un appuntamento a cui i leader europei devono guardare con rafforzata fiducia per ciò che Kiev ha dovuto affrontare in questi anni e continua tutt’oggi ad affrontare grazie ad una volontà popolare chiara e inamovibile.”
“È auspicabile – conclude Terzi – che l’anniversario di Euromaidan contribuisca dare un’accelerazione al processo di adesione all’UE dell’Ucraina, così come degli altri Paesi con status di candidato. È necessario continuare a nutrire l’enorme capacità di attrazione che i valori e i principi fondanti l’UE esercitano in ogni dove, come dimostra la duratura determinazione del popolo ucraino, di fare parte della famiglia europea libera e democratica.”