“Il rapporto dell’Unesco su Venezia non può passare inosservato e certifica
l’irresponsabilità di tutti i governi che si sono succeduti nell’ultimo decennio: è chiaro che
ora il Governo dovrà agire con urgenza per dare risposte non solo al tema delle grandi navi,
ma anche a tutti quegli appunti mossi all’Italia nel documento”: il capogruppo di Fratelli
d’Italia in consiglio regionale, il veneziano Raffaele Speranzon, commenta così il
documento inviato a Roma e a Venezia dall’Unesco.
“Per troppo tempo, i governi che si sono succeduti non hanno saputo dare risposta ai tanti
problemi di Venezia: è ora che si sveglino e agiscano. Per le grandi navi, c’è comunque già
una bozza di accordo e già dal 2017 il Comitatone aveva deciso di dirigerle a Porto
Marghera. Fratelli d’Italia è stata l’unica in Parlamento a votare a favore del mantenimento
del porto in laguna individuando Porto Marghera come soluzione alternativa: non si pensi
comunque, come vorrebbe il ministro Franceschini del PD, ad allontanare le navi da
Venezia per “dirottarle” su altri porti, dando un’altra mazzata alla nostra economia dopo
quelle dell’aqua granda e del Covid”, sottolinea Speranzon.
“Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia crede fermamente che Venezia debba restare home
port crocieristico, e come già fatto per gli aeroporti veneti ci batteremo per difendere
l’arrivo dei croceristi a Venezia, in questo caso Marghera, tutelando allo stesso tempo la
città e le sue bellezze. Ci confronteremo quindi con la Giunta regionale perché si faccia
pressione sul Governo centrale affinché vengano trovate al più presto le soluzioni alle
tante problematiche rilevate dal rapporto Unesco”, chiude Speranzon.