È stato approvato all’unanimità del Consiglio Regionale nella serata di ieri l’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon sulla vertenza Speedline.
Nel testo del documento, si ripercorrono le ultime , frenetiche giornate durante le quali centinaia di lavoratori della Speedline di Santa Maria di Sala si sono ritrovati con l’annuncio di chiusura dello stabilimento senza un confronto diretto con l’azienda: “Parliamo di 600 famiglie, che con l’indotto supera il migliaio di persone, colpite da una decisione presa seguendo solo logiche economico- aziendali e senza aver valutato l’impatto sociale sul territorio”, ha spiegato Speranzon.
“Gravissimo il fatto che non sia stato seguito l’iter procedurale per lo stato di crisi, e altrettanto grave è stata l’assenza al tavolo convocato dalla Regione Veneto e dall’assessore Donazzan pochi giorni fa”, ha continuato il capogruppo FdI. “Ora tocca al Governo dimostrare autorevolezza nel difendere l’eccellenza delle nostre produzioni dalle speculazioni delle multinazionali straniere. Se Ronal vuole andarsene in Polonia o dove altro vuole, liberissima di farlo, ma senza Speedline”.
L’ordine del giorno, che dopo ampio dibattito è stato sottoscritto da tutti i gruppi ed approvato all’unanimità, impegna la Giunta Regionale “a farsi parte attiva nel processo di mediazione nella risoluzione della crisi in modo immediato affinché vengano fatti tutti i controlli del caso per verificare se siano stati seguiti gli iter previsti per simili scenari” e “ad intervenire presso il Governo perché venga sviluppato un progetto pluriennale per la tutela e lo sviluppo del comparto automotive, così da evitare gravi precedenti, sulla base di un dispositivo che obblighi le multinazionali che intendono fare impresa in Italia a redigere un piano di sviluppo che le leghi al nostro territorio nei loro piani futuri”. Il gruppo di Fratelli d’Italia ha sottoscritto e votato altri ordini del giorno sul medesimo tema presentati successivamente da altri consiglieri regionali. Speranzon ha poi annunciato che sarà presente alla manifestazione organizzata per domenica a difesa del tessuto industriale del miranese.