Agcom, Mollicone (FdI): “Bene Agcom, difendere mercato digitale e creatività italiana da predatori internazionali del mercato”

“Pur complimentandoci con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e il Presidente Cardani per il lavoro svolto, riteniamo sia urgente e necessario difendere il mercato digitale nazionale dai grandi predatori del mercato. Per questo stiamo presentando un testo di legge che istituisce un identificativo elettronico fiscale – un IP fiscale – delle grandi piattaforme di streaming in ambito radio e tv che operano in Italia. È di vitale importanza affrontare la questione della protezione dei titolari dei diritti d’autore, danneggiati dalla sempre più inarrestabile diffusione della musica sulle piattaforme di condivisione video, che generano ricavi per l’industria discografica di gran lunga inferiori, provocando l’aumento del cosiddetto divario di valore, ossia la mancata corrispondenza tra il valore che i servizi di caricamento degli utenti, come YouTube, ottiene dalla musica, e il ricavo restituito a coloro che investono nei contenuti e li creano, ricavi su cui nemmeno beneficia lo Stato italiano. Il gettito fiscale generato seppur indirettamente permetterebbe di istituire un fondo nazionale a sostegno del circuito radio tv e piattaforme nazionali. Riteniamo, inoltre, che il lancio in Italia di prodotti per le nostre infrastrutture strategiche in tecnologia 5G possa aprire scenari di rischio per la nostra sicurezza nazionale e la privacy dei cittadini, come rilevato anche dal Copasir e dai nostri servizi di sicurezza. Le telecomunicazioni sono un settore chiave per il sistema Paese e il fare predatorio di alcuni gruppi industriali, con dirette connessioni a Stati non democratici, potrebbe portare a gradi elevati di vulnerabilità delle nostre reti. La digitalizzazione degli spettri frequenziali –ovvero l’affiancamento delle reti DAB a quelle FM per la trasmissione radiofonica- non dovrà avere impatti negativi per i principali attori sul tema, come il comparto industriale automobilistico e i piccoli operatori. Grazie a un ordine del giorno accolto, a firma mia e di FDI, sará convocato al Ministero dello Sviluppo Economico i principali stakeholder, come i consorzi e i rappresentanti dell’automotive, al fine di sintetizzare le posizioni. Auspichiamo che la direttiva sul diritto d’autore approvata nella scorsa legislatura del Parlamento Europeo venga recepita in Italia con una cornice giuridica che possa difendere la creatività italiana contro i predatori internazionali del mercato creativo, secondo la “preferenza nazionale”. Una menzione all’Agcom che, di fronte l’eventuale chiusura di Radio Radicale, ha rimarcato come l’emittente svolga un servizio di interesse pubblico, dando solidità e sostanza all’azione parlamentare.” È quanto dichiara Federico Mollicone, deputato FDI capogruppo in commissione Cultura, responsabile innovazione del partito e componente della commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

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