“Se ti chiude, non ti chiedo”: il senatore e sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo, rimodula lo slogan delle manifestazioni organizzate da Fratelli d’Italia a sostegno delle categorie piegate dalla pandemia (“Se mi chiudi, non mi chiedi”) e nel suo paese interviene con pesanti riduzioni sulla TARI, la tariffa dei rifiuti.
“Vogliamo dare il nostro contributo e un segnale di vicinanza a tutte quelle imprese che da oltre un anno stanno vivendo in maniera più pesante il dramma economico della pandemia. Come possiamo chiedere a un’attività di pagare delle imposte quando il Governo l’ha costretta a chiudere per dei mesi, annullando le sue entrate?”, spiega De Carlo. “Sappiamo che non sarà un intervento risolutivo, ma è un segnale concreto per le attività commerciali”.
Il modello di intervento sarà simile a quello già adottato sempre a Calalzo di Cadore nell’estate dello scorso anno; potranno accedere alla riduzione le attività commerciali che hanno dovuto restare chiuse o hanno visto crollare il loro fatturato.
“Noi ci mettiamo del nostro”, sottolinea De Carlo “ora speriamo che il Governo faccia la sua parte e stanzi le risorse necessarie ai comuni per coprire le mancate entrate dalle imposte locali”.
Nel frattempo, De Carlo si è già mosso anche a Roma, dove è entrato in discussione il Decreto Sostegni: “Tra i tanti emendamenti che ho presentato, uno chiede espressamente la cancellazione della TARI per tutte le attività a finalità turistica che nel corso degli anni 2020 e 2021 abbiano subito un calo del fatturato pari almeno al 20%. Si tratta di un intervento veloce ed efficace, e spero che la maggioranza di governo raccolga questo appello a favore di una delle categorie più economicamente colpite dalle chiusure”.