“In un giorno in cui il Governo ha dato segnali chiari e forti, tesi a sanare i disastri compiuti dalla sinistra nel corso delle scorse legislature, puntuali dalle “opposizioni riunite” arrivano attacchi inutili e pretestuosi, questa volta rivolti all’indirizzo del Ministro Sangiuliano. Pomo della discordia, la volontà annunciata di riorganizzare il Ministero della Cultura. Un atto assolutamente necessario per un settore strategicamente importante per la nostra storia e la nostra economia. L’emendamento è stato ritirato per poter presentare una riforma quanto più organica e funzionale possibile, che possa creare stabilità, economia attiva e che possa consentire una visione prospettica del nostro patrimonio artistico e culturale molto più ampia e decisamente più strategica di quella attuale, che purtroppo abbiamo ereditato. Ma evidentemente la sinistra non lo ha capito, ed è chiara la confusione nelle parole di Matteo Orfini. Nessuna intenzione di creare nuove poltrone. Nessuna forzatura. Nessuna volontà di occupare i luoghi della cultura e dell’informazione. Che per noi è e deve restare autonoma e libera. Ma esclusivamente la necessità di riparare ai danni che la loro sciagurata gestione ha creato. Si mettano il cuore in pace Orfini ed i suoi alleati: abbiamo promesso agli Italiani un Paese diverso, rispettato e rispettabile. Ed è quello che faremo. Anche attraverso la Riforma del Ministero della Cultura”. Lo dichiara Gimmi Cangiano, componente della Commissione Cultura alla Camera.