“Dobbiamo uccidere qualcuno”: toni pesantissimi durante la conferenza stampa organizzata da Avs

Sono stati violenti i toni utilizzati nei confronti del governo da Gianni Fabbris, coordinatore del COAPI (Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la Crisi) durante un convegno organizzato presso la Camera dei deputati dall’onorevole Francesco Mari, di Avs. Sono state annunciate diverse manifestazioni in varie città d’Italia per richiedere un tavolo di confronto con il Ministero dell’Agricoltura, anche al fine di domandare l’istituzione dello stato di crisi tramite una raccolta. I toni si sono spinti però al di là del consueto dibattito democratico, arrivando a domande retoriche quale “Dobbiamo uccidere qualcuno?” e alla conclusione finale: “Se nei prossimi giorni non avremo ascolto, è ovvio che alzeremo il tiro”.

Frasi che hanno lasciato sgomenti i membri di Fratelli d’Italia. A partire da Augusta Montaruli, vice-capogruppo del partito alla Camera, che ha subito chiarito che si tratta di una dichiarazione “vergognosa ed inaccettabile. Sono stati utilizzati infatti toni ed espressioni aggressive e violente da Gianni Fabbris, coordinatore del Coapi (Coordinamento agricoltori e pescatori italiani), con palesi e infuocate minacce ben lontane da una dialettica di confronto democratico. Asserire che ‘dobbiamo uccidere qualcuno’ o ‘dobbiamo alzare il tiro’ per far valere le proprie posizioni, rasenta la follia. La condanna sia unanime – è l’auspicio di Montaruli – soprattutto tra i presenti alla conferenza, che auspichiamo si dissocino da tali parole, e dalle istituzioni, in particolare dal senatore Centinaio, che avrebbe dovuto immediatamente prendere le distanze da quelle folli dichiarazioni”.

Il Governo al fianco degli agricoltori

Dello stesso parere il vice capogruppo vicario del partito al Senato, Raffaele Sperazon, che ha invitato a moderare i toni: “Toni e contenuti che non possono essere mai giustificati, a maggior ragione in un luogo che rappresenta le istituzioni e che è il simbolo del confronto democratico. Auspichiamo che questo episodio trovi condanna unanime da parte di tutte le forze politiche e dei presenti, tra i quali il senatore Centinaio, oltre che un intervento del ministro Piantedosi”. Per il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Manlio Messina, il quale ha parlato di “toni pesantissimi dai quali sorprende non si sia immediatamente dissociato il senatore Centinaio, presente alla conferenza. Gli chiediamo di farlo adesso, seppur tardivamente, contro toni che incitano a violenza, odio e tensione sociale e che vanno condannati con fermezza”. Marco Cerreto, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura, ha invece ricordato il lavoro dell’esecutivo svolto su questo tema: “Se c’è un Governo che da quando si è insediato, e se c’è un Ministro che ha dimostrato di sapersi e volersi confrontare con tutti, anche andando oltre i tradizionali criteri di rappresentanza, questo è il Governo Meloni e, nella fattispecie, il Ministro Francesco Lollobrigida. Questo è il Governo che più di ogni altro, nella storia della Repubblica, ha investito nel settore agricolo, facendolo ritornare centrale nell’agenda politica nazionale ed in quella europea. Questo è il Governo che più di qualsiasi altro Governo ha imposto alla Commissione europea un radicale cambio di rotta circa le scelte compiute dai Governi precedenti, con la complicità della sinistra italiana, di imprimere al settore un dirigismo ecologista, causa delle asimmetrie economiche e sociali di tutto il settore”.

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