“Dal primo giorno del suo insediamento, Giorgia Meloni e il suo Governo hanno voluto lanciare un messaggio molto forte alle attività produttive e alle partite Iva: ridare loro dignità, una nuova centralità e un convinto sostegno. L’architrave dell’economia italiana – dal commercio al turismo sino alla manifattura – è costituita di piccole e piccolissime imprese composte da 2, 5 o 10 dipendenti: è il popolo delle partite Iva, costituito da milioni di donne e uomini. Dalla parrucchiera al meccanico, dal commerciante all’artigiano sino al micro imprenditore. È soprattutto a loro che sono rivolte le misure della Finanziaria 2024 annunciate ieri dal premier. Per il lavoro autonomo – continua – un lavoro importante, avviato nel 2022 con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi viene confermata questa misura e prorogata per altri 3 anni una norma molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo Irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno. Si tratta di una rivoluzione epocale, che mette artigiani, commercianti e micro imprenditori al centro della politica economica e fiscale: basta maxi acconti, la rateazione consentirà di alleggerire il carico delle imposte. Anche in una congiuntura economica ed internazionale estremamente delicata, il Governo di Giorgia Meloni sceglie da che parte stare: ossia a fianco di chi lavora e produce, e rischia in proprio. Lo dichiara Umberto Maerna, deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Attività Produttive della Camera.