La battaglia politica ora si focalizza sulle ostriche. Il delizioso mollusco è finito al centro della bagarre parlamentare dopo che le opposizioni, Partito democratico e Movimento Cinque Stelle, hanno deriso la proposta di Fratelli d’Italia per la riduzione dell’Iva, dal 22% al 10%, in aiuto al comparto e per superare l’etichetta di bene di lusso. Una proposta di buon senso a sostegno della filiera, accompagnata da una degustazione organizzata dal partito al Senato alla quale ha partecipato anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Apriti cielo. La derisione dem è partita da Antonio Misiani, responsabile Economia del Nazareno: “In questi tempi cupi è ricomparso il ministro Lollobrigida con il suo (involontario) umorismo. Il popolo ha fame? Abbassiamo l’Iva sulle ostriche!”. Facile ironia anche da Francesco Silvestri, deputato pentastellato: “Parli di ostriche e arriva una perla: Lollobrigida, l’uomo che ferma i treni che con Salvini nemmeno partono e che non beve l’acqua perché fa male”. La citazione è alla falsa narrazione partito dai giornali di sinistra, prontamene smentita dal ministro. Il fatto più divertente della vicenda, però, è che in caso Pd e M5s sono così smemorati da aver dimenticato che furono proprio loro, nei mesi e negli anni scorsi, a proporre l’abbassamento dell’Iva sulle ostriche. Lo fece il Pd nel 2017, lo ha fatto il M5s a fine 2024.
Lollobrigida ironizza: “Pd e M5s comici aggiunti senza lo spessore di chi fa satira”
E anche in questo caso, la risposta del titolare del Masaf ha messo a tacere le faziose ricostruzioni della sinistra: “Pd e M5s ridicolizzano la proposta sulle ostriche ma prima la sostenevano. Insomma, comici aggiunti senza lo spessore di chi fa satira”. Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia, non le ha mandate a dire al collega Misiani: “Tra le tante qualità che il responsabile economico del Pd ha bisogna riconoscere la chiarezza. Questa mattina il ministro Lollobrigida, facendosi carico di una richiesta che viene direttamente dalle migliaia di imprese italiane di pescatori, ha proposto di ridurre l’iva sulle ostriche dal 22% al 10%, come funziona per tutti gli altri molluschi e lui, attraverso una spicciola ironia da social, ha mostrato tutto il disprezzo che prova per questo comparto economico. Questa richiesta va considerata come un appello poiché il granchio blu, contro il quale il governo è già impegnato dal primo giorno della crisi, ha devastato la produzione di vongole, e le ostriche possono fungere da valida alternativa. A Misiani resta l’onere di spiegare anche perché questa facile ironia su una riduzione delle tasse che in Europa viene già applicata, come dal campione della sinistra Macron”.
FdI: “Sinistra come sempre contro gli interessi italiani”
Sulla bontà della richiesta ha assicurato Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia e sottosegretario al Masaf: “La migliore risposta a chi, per mera speculazione politica, oggi critica la proposta del ministro Lollobrigida di abbassare l’Iva sulle ostriche, portandola al pari di quella su altri molluschi, viene proprio dalle associazioni di categoria che la appoggiano convintamente. Chi dall’opposizione ha ironizzato su una legittima quanto opportuna proposta a sostegno del settore della pesca e dell’acquacoltura, dovrebbe riflettere se una mera polemica politica vale più della vicinanza a lavoratori che meritano rispetto. La totale insensibilità della sinistra verso la realtà che stanno vivendo i lavoratori di un comparto strategico stona ancor di più perché proviene dagli stessi che in passato hanno invocato misure a sostegno di un settore che merita di poter competere alla pari con la concorrenza estera, ad esempio francese dove l’Iva è al 4%. Aldilà di queste tristi speculazioni politiche che lasciano il tempo che trovano, rimane ciò che conta, ossia il sostegno delle associazioni di categoria che plaudono alla proposta del ministro Lollobrigida. Noi preferiamo stare con gli acquacoltori e pescatori italiani, la sinistra invece oltre allo champagne ora gradisce anche le ostriche francesi. Sempre e ostinatamente contrari agli interessi italiani. È nel loro destino”.