Riutilizzo Beni mafie, Marrone: “900mila euro per il bando rivolto ad Enti e Comuni, nel nome di Paolo Borsellino e della sua scorta”

Questo pomeriggio, il Consiglio Regionale del Piemonte ha osservato un minuto di silenzio, alle ore 16.58, in onore del sacrificio del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, a trent’anni dall’attentato di Via D’Amelio il 19 luglio 1992. Il minuto di silenzio è stato preceduto dall’approvazione all’unanimità della proposta di delibera regionale (Dcr) sul riutilizzo dei Beni immobili confiscati alle mafie, che da quest’anno prevede l’utilizzo degli stessi anche per ospitare uffici, comandi e alloggi per gli operatori di polizia locale.

“Dopo aver raddoppiato i fondi per i contributi alle iniziative in occasione della celebrazione delle Vittime delle mafie, sono orgoglioso dell’approvazione oggi in Consiglio Regionale del nostro provvedimento sui Beni confiscati alle mafie – dichiara l’assessore regionale al contrasto delle mafie Maurizio Marrone -. In totale abbiamo previsto un importante stanziamento sul biennio pari a 900mila euro. Ogni anno saranno messi a disposizione 450mila euro, di cui 120 mila per la spesa corrente dei beni e 230mila per spese di investimento sugli stessi. La novità, infatti, è che d’ora in avanti i comuni e gli enti avranno la possibilità non solo di ristrutturare i beni per poi metterli a disposizione della cittadinanza, ma potranno anche utilizzare i fondi regionali per le utenze dei beni in loro carico.
Siamo dispiaciuti che il governo abbia escluso la possibilità per le Regioni del nord di utilizzare i fondi Pnrr per il riutilizzo dei beni immobili confiscati alle mafie. Come Regione Piemonte, però, abbiamo scelto di rispondere con concretezza e nel nome di coloro che diedero tutto in nome della Legalità e dello Stato, mettendo a disposizione della Polizia Locale gli immobili strappati ai mafiosi”.

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