Sanità: tutte le misure del Governo Meloni

Le scelte determinate e coraggiose prese dal Governo Meloni in merito al Servizio Sanitario Nazionale smentiscono le accuse delle opposizioni che insinuano di mettere a repentaglio la sanità pubblica. Gli ultimi dieci anni sono caratterizzati da tagli di risorse, personale e posti letto, con enormi sprechi. Dopo il taglio di 37 miliardi di euro tra il 2010 ed il 2019, il blocco delle assunzioni, una legge di bilancio nel 2021 dove l’attuale opposizione votò 128,06 miliardi di spesa sanitaria per il 2024 e non per ultima di importanza, la pandemia da Covid-19, l’Italia si ritrova un sistema estremamente disorganizzato e appesantito. 

Per il Governo Meloni l’urgenza è quella di tornare ad occuparsi del cittadino e della sua prevenzione, attraverso una migliore promozione di sani stili di vita, in abbinamento ad interventi per affrontare i principali fattori di rischio di malattie e ad un efficiente sistema di cura territoriale, conducendo il paziente verso la possibilità di accedere a soluzioni di prossimità, in tempi ragionevoli e di qualità. In questa ottica, lavora per garantire una sanità pubblica, un diritto alla salute di tutti i cittadini ed un erario più ricco. 

Nel giorno dello sciopero degli operatori sanitari Elly Schlein, dalla sede del Partito Democratico del Nazareno, annuncia di non voler restare a guardare lo smantellamento della sanità pubblica portata avanti dalla destra, che vuole un sistema a misura del portafoglio delle persone. Ma i dati sconfessano le insinuazioni. Con il Governo Meloni si parla di record di stanziamenti: già con la prima legge di bilancio per il 2023 il Governo prevede 2 miliardi e 150 milioni di euro, 2 miliardi e 300 milioni dal 2024 e 2 miliardi e 600 milioni per ogni anno dal 2025 in poi. Le risorse aumentano rispetto agli anni precedenti e crescono di oltre il 3% tra il 2022 e il 2023. In termini di valore assoluto, con 136 miliardi nel 2026, i fondi stanziati dal Governo Meloni rappresentano un primato. 

Anche le accuse legate alla volontà di privatizzare il settore sanitario sono smentite dai fatti. Tanti i provvedimenti e le misure del Governo: stop al numero chiuso e ai test d’ingresso per medicina e dal 2025 abolizione del tetto di spesa per le assunzioni del personale sanitario e livelli essenziali di assistenza che passano da 1.700 a oltre 3.000. Ma non solo. Sono stanziati 2,4 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del personale sanitario ed è consentito alle aziende ed agli enti del Servizio Sanitario Nazionale, nonché alle strutture sanitarie private accreditate appartenenti alla rete formativa, di assumere specializzandi con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, con orario a tempo parziale. Sono assegnati anche 250 milioni di euro al fondo per l’assistenza domiciliare e 50 milioni di euro per il nuovo Piano Oncologico Nazionale. 

Fratelli d’Italia si distingue come primo partito in Parlamento per la proposta di legge sull’oblio oncologico e raccoglie molti consensi trasversali. Il provvedimento intende far fronte al fenomeno ricorrente per cui, nonostante l’avvenuta guarigione clinica, una consistente parte di persone guarite dal tumore sperimentano discriminazioni nell’esercizio dei propri diritti, in particolare con riferimento all’accesso a servizi finanziari, bancari e assicurativi, rimuovendo, ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione, gli ostacoli che limitano l’eguaglianza di questi soggetti la cui aspettativa di vita è aumentata, incluse le limitazioni all’accesso alle procedure di adozione di minori. L’approvazione rappresenta una fondamentale conquista di civiltà e un traguardo importante per i quasi 4 milioni di italiani guariti da tumore che non subiranno discriminazioni nell’accesso ad alcuni servizi. 

Il 4 giugno 2024, su proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci che parla di un “problema che si trascina da decenni”, il Consiglio dei Ministri approva un decreto-legge ed un disegno di legge contenenti misure per risolvere il problema delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Per il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni infatti “è fondamentale la garanzia dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie per la riduzione delle liste d’attesa. Dopo aver portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre, compiamo ulteriori passi avanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma siamo convinti che la direzione intrapresa sia quella giusta. Avanti così”. 

Sono solo alcune delle risorse messe in campo per cambiare il paradigma e ricostruire una sanità efficiente nel nostro Paese troppo a lungo penalizzato da criticità ricorrenti. Anche questo è un lascito dei precedenti governi che l’Italia si trascina da anni. L’azione di Governo è fermamente diretta a superare i numerosi limiti dell’attuale sistema e le polemiche da parte delle opposizioni si rivelano sterili e strumentali. I tagli al comparto della sanità sono una enorme fake news: la sinistra se ne faccia una ragione. 

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