“Bene che Giani abbia dichiarato lo stato di emergenza regionale per la siccità, meno bene che l’abbia dichiarato in estremo ritardo a fronte di una situazione ormai chiara da giorni. Enti locali, Categorie economiche, operatori e cittadini avevano infatti sollecitato a più riprese un intervento della Regione. In Commissione l’Autorità idrica Toscana ha spiegato che sono già 300mila i toscani che rischiano a vari livelli la riduzione dell’acqua” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Più tranquilla, invece, la situazione nell’area metropolitana fiorentina grazie alla presenza dell’invaso di Bilancino pieno al 92% e nell’aretino dove è presente l’invaso di Montedoglio. Invasi che si possono però parzialmente svuotare nel corso delle prossime settimane visto che garantiscono il deflusso minimo vitale per fiumi e torrenti. Il rischio vero per i grandi agglomerati sarà, quindi, tra settembre e ottobre, con il rientro dalle ferie e la ripresa a pieno ritmo delle attività economiche, se non ci saranno importanti precipitazioni -fa notare Capecchi- L’attuale emergenza riguarda in primis l’agricoltura e le coltivazioni, e poi le zone costiere più soggette ai flussi turistici. L’emergenza dichiarata da varie regioni pone, inevitabilmente, sul tavolo del Governo l’urgenza di emettere un provvedimento a livello nazionale per cercare di scongiurare un autunno difficile, e mettere in campo quegli interventi strutturali troppe volte rinviati”