“Coinvolgere gli attori locali e regionali nel processo di monitoraggio dei dati scientifici sugli stock ittici nel Mar Mediterraneo, per impedire la riduzione della quantità del pesce del Mare Nostrum e al contempo tutelare i pescatori nella loro attività quotidiana, difficile e rischiosa, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando a causa della persistente pandemia”. Lo ha ribadito l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR, Raffaele Stancanelli, nel presentare in Commissione Pesca del Parlamento Europeo, l’iniziativa “sulla ricostruzione degli stock ittici nel Mar Mediterraneo: valutazione e prossime tappe” di cui è relatore. “La volontà della Commissione di fissare elevati standard ambientali, pur condivisibile e positiva non dovrebbe avvenire a costo di maggiori importazioni (che hanno raggiunto l’elevata percentuale dell’85%) a sfavore della produzione alimentare dell’UE (attualmente ridotta di oltre il 50%). Prendendo sempre e solo in considerazione i dati ambientali -ha spiegato- si rischia di tralasciare alcuni aspetti importantissimi come i risvolti socio-economici della limitazione alle attività di pesca”. Nella relazione, l’onorevole Stancanelli ha condannato altresì le continue violazioni del diritto del mare nel Mediterraneo, compresi rapimenti, requisizioni di navi, detenzione illegale, intimidazioni, controlli, molestie, aggressioni e processi iniqui contro i pescatori dell’Unione Europea e ha invitato la Commissione “a sollecitare le autorità dei paesi terzi del Mediterraneo a porre fine a tutte le restrizioni e agli atti vessatori contro i pescherecci dell’UE”.