Mascherine addio. O arrivederci? Dal prossimo 30 settembre non sarà più obbligatorio indossarle su autobus, metropolitane, treni, ospedali, ambulatori ed Rsa. Ma secondo le indiscrezioni che circolano sulla stampa, il governo in carica potrebbe optare per una proroga dei provvedimenti. La decisione sarà presa sulla base del numero dei contagi, ma sotto osservazione c’è soprattutto la crescita delle ospedalizzazioni. Se la situazione dovesse rimanere sotto controllo il 31 ottobre potrebbero decadere anche i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro e dal 31 dicembre il green pass potrebbe non essere più necessario per gli operatori sanitari, pazienti e visitatori in ospedali e Rsa.
Ma cosa succederà se il numero delle infezioni, complice l’arrivo dell’inverno, tornerà a salire. Giovedì Giorgia Meloni sul palco allestito in piazza del Popolo a Roma per la chiusura della campagna elettorale del centrodestra ha chiarito che non accetterà più che l’Italia sia “esperimento dell’applicazione del modello cinese a un Paese occidentale”. Archiviato, quindi, il “modello Speranza”, che Fratelli d’Italia contesta da sempre e che, ha ribadito la leader del partito, “ci ha consegnato una nazione che aveva le più grandi restrizioni e allo stesso tempo i più alti dati di contagio e di mortalità”.
“Non piegheremo più le nostre libertà fondamentali a questi apprendisti stregoni. Difenderemo – ha promesso Meloni – il diritto alla salute insieme ai valori fondamentali della nostra civiltà”. Mentre oggi persino il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, fa marcia indietro sull’obbligo vaccinale, Fratelli d’Italia è stato l’unico partito che nei mesi scorsi si è schierato contro il green pass e l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid in Parlamento. Una posizione chiara e netta, ribadita anche nel programma di governo del partito: green pass e obbligo vaccinale saranno aboliti.
L’immunizzazione contro il Sars-Cov-2 verrà promossa attraverso una corretta informazione e raccomandata soprattutto per le fasce d’età più a rischio, come gli anziani o i fragili. Ma nessuno sarà più costretto a vaccinarsi contro la propria volontà, magari per conservare il posto di lavoro. Dovrà esserci inoltre, per chi desidera vaccinarsi, piena libertà di scelta tra i vaccini autorizzati dall’Ema e dall’Aifa e i richiami. Verrà contemplata comunque la possibilità di eseguire screening negli ambienti più a rischio, a tutela dei più deboli, nel caso in cui la curva dei casi e dei ricoveri dovesse tornare ad impennarsi.
Sempre a proposito del certificato verde anti-Covid, Fratelli d’Italia è impegnata nel contrasto all’introduzione di qualsiasi tipo di “strumento di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o di meccanismi di scoring, come la cittadinanza a punti su modello cinese”. Lo Stato deve garantire massima sicurezza nella protezione dei dati personali e assicurare a tutti i cittadini pari opportunità di emergere e affermarsi in ambito sociale e lavorativo.
Fratelli d’Italia si batterà anche per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia e sulle reazioni avverse dei vaccini. Per contrastare il Covid e tenere sotto controllo i contagi la proposta del partito è da sempre quella di mettere in campo misure strutturali, come il potenziamento del trasporto pubblico, raccomandato da sempre dagli esperti internazionali e di casa nostra per limitare la diffusione del contagio, e la ventilazione meccanica controllata.
Le Marche, regione governata dal governatore di FdI Francesco Acquaroli, ha scommesso su questi sistemi già nel febbraio del 2021, stanziando 9 milioni di euro. Gli impianti di aerazione sono stati installati in 323 scuole e un recente studio della Fondazione Hume, condotto tra settembre 2021 e febbraio 2022, ha dimostrato che nelle classi dove erano presenti questo tipo di dispositivi il rischio contagio veniva abbattuto fino all’82 per cento, abbassando il tasso di incidenza a 50 su 100mila.
“Ci prendevano in giro poi persino l’Oms ci ha dato ragione”, commentava Giorgia Meloni in una recente intervista a Panorama. “Abbiamo la pretesa di pensare – ha aggiunto la leader di FdI – che se ci avessero dato retta avremmo potuto vivere la pandemia con minori restrizioni, un numero minore di morti e minori danni all’economia”.
sono d’accordo, tutti i medici e gli operatori sospesi devonoi essere reintegrati e riabilitati. Speranza e Conte idioti e ignoranti attorniati da imbecilli e profittatori. Leggetevi il famoso libro di speranza, si trova ancora nei meandri della rete. E’ un putiniano che voleva asservire gli italiani al nuovo corso comunista usando la pandemia per limitare la libertà personale e abolire i privilegi degli altri. Prima va via meglio è.
Brava Giorgia, spero che rispetterai quanto detto al comizio conclusivo. Spero che non sarai piegata da Berlusconi a mettere la Licia Ronzulli a fare il ministro della Sanità come si sente dire dai giornali, perchè sarebbe un pessimo segnale per i cittadini. Spero che cambierai le scadenze anticipando il 31 dicembre al 30 ottobre, ed reintegrerai i sanitari sospesi… Mi riguarda ma riguarda tutti, se un medico come me, laureata con 110 e lode, dottore di ricerca, specialista in cardiologia, con oltre 20 anni di esperienza clinica e di ricerca, con esperienza internazionale in Francia (Parigi), non può esercitare la propria professione per una inoculazione sperimentale che ho rifiutato di fare, ben cosciente dei rischi cardiovascolari, io penso sia un problema per la sanità italiana che andrà sempre più degradandosi. Se poi non vuoi re-integrarmi (come anche tutti gli altri sanitari sospesi), mi offro per consigliarti al ministero della Sanità magari aiuterò ad elaborare linee guida più efficaci della vigile attesa con tachipirina !!!! Ho studiato nell’Università Italiana per esercitare la professione medica che è tanto necessaria alla popolazione in questo momento, o invece ho studiato perchè gli studenti servono solo a giustificare le cattedre universitarie e i megastipendi dei Baroni della Medicina???