Agricoltura, La Pietra (FdI): votiamo si per responsabilità verso i piccoli produttori

“Fratelli d’Italia vota a favore di questo ddl per responsabilità verso i tanti piccoli agricoltori, allevatori e pescatori che potranno avere dall’approvazione di questo disegno di legge un beneficio per le loro attività”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra, capogruppo FdI in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
“Il ddl – sottolinea la Pietra – si propone di poter dare ai tanti piccoli imprenditori agricoli un incremento del proprio reddito permettendo loro di poter vendere direttamente prodotti diretti o trasformati, pur garantendo i basilari standard di sicurezza igienico sanitaria. Lo scopo è quindi anche quello di tutelare le tradizioni e l’identità di tanti territori, soprattutto montani, insulari e svantaggiati, e di mantenere prodotti e piatti dell’agroalimentare che rappresentano la specificità e la bellezza della nostra Nazione”.
“Da una parte, quindi, il senso di responsabilità – osserva La Pietra – dall’altro però rimane l’amarezza di dover approvare un provvedimento svuotato di quegli elementi fondamentali che caratterizzavano il disegno di legge, uscito dal Senato e poi snaturato dopo il passaggio alla Camera. Rimaniamo amareggiati delle modifiche apportate alla Camera, pur rispettando il lavoro di ogni parlamentare, ritengo che non si sia capito o voluto capire la ratio della legge. Ratio ribadita nei due aspetti fondamentali per la buona riuscita degli scopi della legge, per altro confermati anche nel passaggio della Camera: la formazione e il controllo enunciati all’articolo 9 e 10. Peccato l’abolizione dei commi all’articolo 1, 3 e 7 dove si tentava di semplificare queste piccole produzioni dalle facilitazioni di uso del marchio alle definizione dei locali caratteristici della produzione”.
“Ribadisco comunque il voto favorevole del gruppo di Fratelli d’Italia – conclude La Pietra – nel presupposto che sia comunque preferibile poter disporre di uno strumento, seppure imperfetto, da mettere a disposizione dei territori che ritardare ancora l’entrata in vigore della legge”.

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