“Giorgia Meloni con grande energia e la solita coerenza che la contraddistingue aveva chiesto agli alleati già nel 2018 di sottoscrivere un patto anti- inciucio. Fratelli d’ Italia stava al di sotto del 4% oggi tutti i sondaggi ci accreditano su cifre che per scaramanzia neanche voglio citare. Abbiamo quindi una maggiore capacità di ascolto e quando chiediamo che ci sia una coerenza assoluta intendiamo che mai più possa accadere che ci si presenti alle elezioni compatti, sottoscrivendo un medesimo programma, e poi uno dei tre soggetti possa fare una strada diversa”.
Sull’ipotesi che Forza Italia possa fare un accordo con partiti di governo, Rampelli precisa: “A questa ipotesi non ho mai creduto.
Penso comunque che dalla sottoscrizione del patto in poi sia chiaro a tutti che il centrodestra marcia in una sola direzione, non solo è non tanto perché si trova in una stessa metà campo, ma soprattutto perché condivide programma e progetti. Anche sul Mes voglio ricordarvi che non c’è nessuno che in maniera pregiudizievole ce l’ ha con uno strumento di aiuto finanziario.
Ma noi non aderiamo in maniera fideistica ai Trattati europei. Se il Mes, che è un trattato, venisse modificato nella direzione che auspichiamo, bene. Ma se resta tale sappiamo che valgono le regole sottoscritte dagli Stati e che queste regole non possono essere superate da un accordo e ancor meno da una lettera di Gentiloni.
Le condizionalità cessano solo se si cambia il Trattato, altrimenti le condizionalità restano e al massimo possono essere sospese per un breve periodo, salvo tornare vigenti se i prestiti ottenuti non hanno dato i frutti sperati”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Omnibus su la7 interpellato sul patto anti-inciucio sottoscritto tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.