”Mentre gli italiani sono chiusi dentro casa, nel rispetto delle norme draconiane imposte dal Governo e per cercare di arginare l’epidemia di coronavirus, apprendiamo con stupore che invece a Fiumicino non vengono rispettate le più elementari misure di sicurezza predisposte per affrontare l’emergenza in corso”. E’ quanto affermano il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari e Stefano Costa, consigliere comunale FDI al Comune di Fiumicino. ”Stiamo assistendo a qualcosa di paradossale ed estremamente grave: equipaggi di navi da crociera, arrivati a Fiumicino per tornare nei paesi d’origine, vengono rifiutati dagli stessi per timore di contagi da coronavirus. E invece che essere messi in quarantena in luoghi idonei, vengono dirottati nelle strutture ricettive del territorio, come dimostrano i casi di Parco Leonardo o Isola Sacra, inseriti in contesti residenziali ad alta densità. E la preoccupazione non è vana visto che, dai dati del Comune, ad oggi risultano esse ben 45 le persone positive al Covid-19 tra quelle degli equipaggi ospitati e in attesa di poter tornare nel proprio Paese”.
“Con una evidente sottovalutazione del problema da parte dell’amministrazione comunale, – sottolineano – che non ha riferito nulla al consiglio e alla popolazione e che ora denuncia la vicenda cercando malamente di scaricare le colpe ad altri. Ma ancora più grave è la totale assenza del Governo, che non ha previsto alcun protocollo particolare per Fiumicino che, ricordiamo, è la principale porta di accesso in Italia. Sono arrivate – e continueranno ad arrivare – persone che, senza alcuno screening, sono andate in aeroporto in attesa di un volo che non c’è mai stato, hanno circolato in alberghi inseriti in contesti abitativi, sono quindi state possibile veicolo di contagio per tutta la popolazione di Fiumicino. E la positività di 45 di loro testimonia la gravità dell’accaduto”. “Oltre all’enorme pregiudizio causato agli abitanti di Fiumicino – evidenziano i due esponenti di Fdi – la vicenda potrebbe determinare enormi ripercussioni, dal punto di vista strettamente sanitario, sia a livello nazionale che internazionale, con persone non soggette a controlli che si spostano liberamente per poi magari scoprire di essere positive al coronavirus. Fiumicino è il principale hub italiano ed è per questo maggiormente esposto al contagio.
È grave che una tale peculiarità non sia stata considerata dal Governo, troppo attento forse alle conferenze stampa e a ribadire come si debba stare dentro casa, cosa che evidentemente vale solo per gli italiani”. “Chiediamo che per Fiumicino, che è la principale porta d’ingresso in Italia, venga istituito un protocollo particolare, che tenga conto di questa specificità e che affronti con misure idonee la questione, anche al di là di quanto previsto sul resto del territorio nazionale. E crediamo che un simile modello possa e debba essere applicato anche nei principali nodi portuali e aeroportuali in Italia, afflitti, seppur in misura minore, da problematiche analoghe” concludono Fazzolari e Costa.