Def. Ambrogio (FdI): risorse per pensioni, contratti PA e taglio cuneo fiscale

“La nota di aggiornamento al DEF che discutiamo oggi rivede le previsioni economico finanziarie con prudenza, serietà ed in maniera realistica, senza usare il metadone di stato utilizzato dai governi del passato. Il governo, infatti, è intervenuto per dare risposte concrete nonostante i tanti fattori negativi interni ed esterni che hanno condizionato negativamente questo documento e che erano assolutamente evitabili”. Lo dichiara la senatrice Paola Ambrogio, componente della commissione Bilancio in Senato durante la discussione generale in Aula sul Def.
“Tra i fattori negativi che hanno condizionato negativamente, c’è senza dubbio il Superbonus, definito da tutti una follia e che a conti fatti è riuscito a fare ancora peggio di quelle che erano state le previsioni, aumentando il debito pubblico ed ipotecando il futuro. Quindi da una parte c’è chi lo rivendica con orgoglio, dall’altra c’è un governo costretto ad intervenire per riparare i danni provocati, con il senso di responsabilità di chi ama la propria Nazione e che non si sognerebbe mai di immolarla sull’altare del consenso”. E prosegue: “Un importante lavoro quello svolto dal governo, a partire dagli spazi generati dallo scostamento di bilancio di 3,2 miliardi che verrà utilizzato per i trattamenti pensionistici, per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e per la gestione dei flussi migratori. Poi la conferma del taglio al cuneo fiscale, che aumenterà il potere d’acquisto delle famiglie e ridurrà i costi delle imprese. O ancora, le azioni volte a calmierare i prezzi e il sostegno alla crescita grazie ad una efficace revisione del Pnrr. Insomma, a riparare i danni causati dall’opposizione ci sta pensando questo governo, l’opposizione smettesse almeno di auspicare aumenti dello spread e faccia il tifo per l’Italia”, conclude Ambrogio.

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