Il PD è sempre più estremista. Il diktat: accontentare i nostalgici comunisti

Il PD ha un pregio (chiamiamolo così): quello di poter contare su una folta schiera di “nostalgici” in termini elettorali. Nostalgici che, a causa della loro storia personale attraversata dall’ideologica comunista del dopoguerra, non voterebbero mai qualcosa di diverso della sinistra.

Voto per ideologia

Chiamatela pure coerenza, certo: se uno nasce tondo non può morire quadrato. Così, se uno nasce comunista, difficilmente, per il forte fanatismo che si respirava da quelle parti, potrà andare in vita sua da qualche altra parte. Ma non è certo quanto questa possa essere definita coerenza, perché anche in presenza di un cambiamento radicale della coalizione di sinistra, con un suo spostamento verso il centro e verso il mondo liberale negli ultimi quindici anni, i vecchi comunisti puri hanno continuato a votare per il Partito Democratico, malgrado la presenza massiccia, al suo interno, di cattolici ex democristiani. Ciò che si intende dire è che negli ultimi decenni, il primo partito della coalizione di centrosinistra si è sempre più allontanato dal comunismo puro dal quale discende, da quel PCI che frequentava le internazionali, che fiancheggiava l’Unione Sovietica e che sosteneva la nascita di qualsiasi altro regime comunista nel mondo. E nonostante questo processo di “moderazione” del pensiero di sinistra, il PD ha continuato ad avere l’appoggio incondizionato degli ex comunisti, a parte pochi e isolati casi in cui il nostalgico incallito di turno votava i piccoli partitini più estremisti in cui la sinistra si disgregava e che scomparivano tre giorni dopo le elezioni. E il motivo per cui i dem abbiano continuato ad avere l’appoggio degli ex comunisti è presto detto: il PD è da sempre considerato l’erede diretto e più prossimo del PCI. Malgrado le intenzioni del primo segretario Veltroni, almeno a parole, fossero diverse; nonostante il PD abbia conosciuto anni di avvicinamento al mondo “centrista”, soprattutto sotto la segreteria di Matteo Renzi; benché al suo interno ci siano ex democristiani che non si identificherebbero mai con la destra, il PD resta il faro per i nostalgici comunisti. A danno, appunto, proprio della componente cattolica, che rischia di diventare minoritaria (ammesso che non lo sia già) e inascoltata.

La sinistra si estremizza

Da quando è arrivata Elly Schlein a capo della segreteria, le cose sono un po’ cambiate. La destra è diventata di nuovo “di governo”, esprime una maggioranza solida e dà voce a tutte le sue componenti: quella conservatrice, con Fratelli d’Italia; quella federalista, con la Lega; quella liberale e cristiano-popolare, con Forza Italia; quella moderata, con Udc e Noi Moderati. Una destra che, dunque, ha saputo fare i conti con il suo passato (cosa che era già successa da tempo) e che ora riesce a dare voce alla maggioranza della popolazione. A fronte di una destra che si allarga, dunque, la risposta della sinistra non poteva che essere uguale e contraria: e così, dove la destra si modera, la sinistra si estremizza. Solidarizza con i pro Palestina, tentenna sulla sua posizione in Ucraina, rifiuta il Jobs Act renziano, forse perché troppo vicino al liberismo, inserisce l’immagine di Enrico Berlinguer sulla tessera di partito. Tutti segnali inequivocabili: il PD vuole tornare a prendersi quella schiera, ancora folta, di comunisti ed estremisti, volendo apparire – ancora più di quanto tacitamente viene considerata tale – il vero successore del Partito Comunista Italiano. A questo punto, è facile spiegare il fatto che, malgrado i dem non esprimano più idee politiche da un bel pezzo, il PD oscilla da mesi tra il 19 e il 20% secondo i sondaggi: c’è una parte del Paese ancora marcatamente rossa, legata al suo passato, che accoglierebbe con gioia il ritorno del PCI. Ecco, il PD vuole arrivare lì: accaparrarsi il consenso di ex comunisti, centri sociali e collettivi. A scapito della componente cristiana, che scappa.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.