Sono oltre 563mila le domande di richiesta da parte dei cittadini per l’ ADI – assegno di inclusione, delle quali l’88% arriva da ex percettori del reddito di cittadinanza. La misura messa in campo dal governo rientra in un piano di supporto che comprende un’altra misura integrativa, partita il 1° settembre, il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), per la quale sono state presentate quasi 165mila domande.
“Le misure messe in campo dal nostro governo rappresentano un piano efficiente di supporto a chi è senza lavoro, che punta all’integrazione di domanda e offerta senza dimenticare il sostegno al reddito” – ha dichiarato il Presidente della 10a Commissione Lavoro e Salute, Francesco Zaffini.
“L’Assegno di inclusione abbraccerà una fetta di popolazione di 1,757 milioni di persone, circa 737mila nuclei familiari. Secondo i dati l’88% arriva da ex percettori del vecchio reddito di cittadinanza e non a caso la metà dei nuclei che hanno fatto domanda proviene da Campania (26,7%) e Sicilia (21,8%). La misura dell’ADI prevede un importo medio stimato dal Ministero del Lavoro di 635 euro, contro i 526 euro medi del reddito di cittadinanza”.
“La precedente misura – ha proseguito Zaffini – si è dimostrata fallimentare e lacunosa, avendo come unico fine la misura dell’indennizzo. Con questo piano, invece, il governo sostiene economicamente i cittadini e li accompagna in un percorso di formazione come richiesto dalle imprese. Inoltre – ha concluso il Senatore di FdI – le misure sono supportate dal Siisl, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, piattaforma dove sono già presenti 177.799 posti di lavoro e 513.687 corsi di formazione. Proposte che hanno già riscosso interesse attivo dagli iscritti.
I dati confermano l’ottimo lavoro del governo e della mia commissione alla creazione di un piano efficiente a supporto dei cittadini”.