La Sapienza dice no al libro di Sinwar, mente di Hamas: lo stop dopo la denuncia di FdI

Vittoria, se così può essere definita. Diciamo, allora, un sospiro di sollievo, tirato da chi ancora crede che le università italiane non possono diventare un covo di centri sociali e collettivi sempre pronti a far spuntare la bandiera palestinese con annessa glorificazione dei terroristi di Hamas. Il 5 marzo, infatti, a La Sapienza di Roma, nel dipartimento di Fisica, il ‘Movimento degli studenti palestinesi in Italia’ aveva organizzato la presentazione del libro ‘Le Spine e il Garofano’, al quale avrebbero partecipato l’editore del libro Davide Piccardo e l’attivista del movimento degli studenti palestinesi in Italia Maya Issa. Un’occasione, secondo i pro-Pal, per “approfondire la comprensione della questione palestinese e le dinamiche che stanno determinando il genocidio di Gaza e la pulizia etnica in corso nel resto della Palestina”. Il vero problema è che l’autore del libro è Yahya Sinwar, una delle menti più attive nelle fazioni di Hamas, l’uomo che ha ideato e organizzato il cosiddetto diluvio Al-Aqsa del 7 ottobre del 2023, dove morirono migliaia di giovani ebrei. In più, a editare il libro è stata una casa editrice vicina al portale filo-musulmano La Luce, legata a sua volta all’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia e che non hai mai preso fermamente le distanze dal terrorismo palestinese.

Una situazione intollerabile, subito denunciata da Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Organizzazione, il quale ha definito la presentazione del libro “sconcertante”: “Quanto annunciato dal Movimento degli studenti palestinesi e reso noto da un articolo de Il Giornale è semplicemente indegno. La più grande università italiana ed europea ospiterà un evento per commemorare il sanguinario terrorista ucciso nei giorni successivi agli attentati. E non è la prima volta che sedicenti pacifisti elogiano questo genere di criminali mettendoli in cattedra come fossero degli eroi. La sinistra istituzionale spesso e volentieri ha strizzato l’occhio a questo genere di iniziative. Tutto ciò è offensivo nei confronti della vita umana, oltre che dei valori occidentali e della sede che rappresenta La Sapienza”. Un allarme a cui si era unita anche Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI): per lei si tratta infatti di “un’iniziativa pericolosa paragonabile all’apologia del fascismo o incitamento a commettere reato, non solo all’odio ma proprio alla matrice di terrorismo organizzato. Speriamo che La Sapienza come spazio pubblico trovi il modo di bloccare l’iniziativa. Penso che nessun genitore auspicherebbe che il figlio studente entrasse a studiare in una simile aula, su simili libri. Non è per questo scopo che investiamo nell’università e studi accademici”.

FdI: “Bene il rifiuto della Sapienza. Ora le sinistre si indignano?”

Per fortuna, i vari appelli non sono caduti nel vuoto, ma sono stati ascoltati e la presentazione del libro è stata annullata. Commenta la presa di posizione dell’ateneo Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia: “Gli stessi collettivi di sinistra che hanno chiuso le porte della Sapienza a Papa Benedetto XVI o più di recente ad esponenti di Fratelli d’Italia, ad opinionisti come Daniele Capezzone e al giornalista David Parenzo, accusato di essere un “sionista”, la prossima settimana avrebbero voluto ospitare alla facoltà di Fisica la presentazione del libro di Yahya Sinwar. Chi è costui? Il defunto leader di Hamas e l’ideatore degli attentati sanguinari del 7ottobre in Israele, dove sono stati uccisi a sangue freddo centinaia di civili innocenti. Come i piccoli Bibas, di soli 10 mesi e 4 anni, uccisi a mani nude assieme alla loro mamma e i cui corpi sono stati riconsegnati solo in questi giorni, oltre un anno dopo l’eccidio”. Secondo la responsabile del dipartimento Immigrazione del partito di Giorgia Meloni, “ormai siamo al delirio: questo convegno sarebbe stato un insulto alle vittime oltre che un’apologia spudorata del fondamentalismo, un insulto alla vita, inaccostabile alla parola Pace. Bene che la Sapienza lo abbia vietato. Mi aspetto che le sinistre si indignino, assieme a tutti coloro che ritengono che il pogrom del 7 ottobre, compiuto dai terroristi di Hamas, abbia ferito nel profondo il popolo israeliano”.

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