Deficit alto, manca un piano di “riforme” e così l’agenzia di rating la valutazione sui titoli di Stato da Baa2 a Baa3, citando la manovra finanziaria del governo giallo-verde, definendo le previsioni di crescita troppo ottimistiche. Ma questa Corporation che è una società privata con sede a New York, in passato non ha brillato per la sua capactà di analisi e tantomeno per trasparenza. Infatti Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha li quidato la notizia con un comunicato stampa che ricorda i trascorsi poco chiari dell’agenzia.
“La Moody’s che ha declassato il rating dell’Italia – dice la Meloni – è la stessa Moody’s che ha patteggiato negli USA il pagamento di 900 milioni di dollari per aver taroccato i rating dei mutui ipotecari e contribuito alla devastante crisi finanziaria del 2008? Un po’ come farsi fare la diagnosi da un falso medico condannato per omicidio.”
Intanto per venerdì è attesa la decisione di un’altra società privata di analisi, la Standard & Poor’s, finita in passato nel mirino della Procura di Trani con l’accusa di manipolazione del mercato, proprio per aver declassato il rating dell’Italia nel 2012. Nel processo che ha assolto i manager della società dalla pesante accusa, si è comunque stabilito che Standard & Poor’s declassò l’Italia di due gradini (da A a BBB+) sulla base di un dato «sicuramente falso» relativo «all’ammontare del debito netto bancario estero», permanendo il dubbio se tale fatto sia avvenuto per negligenza o con la coscienza e volontà di diffondere al mercato una notizia falsa unitamente alla consapevolezza dell’idoneità di tale condotta a cagionare una ‘sensibile alterazionè dei prezzi degli strumenti finanziari. Così si legge nelle motivazioni della sentenza siglate dal Presidente Giulia Pavese.