“Oggi in commissione Esteri ci sono state le comunicazioni del ministro Fitto sull’azione di governo riguardante le politiche di politiche di coesione, il PNRR e gli affari europei. Secondo alcuni profeti di sventura, la dimensione internazionale ed europea doveva costituire il ‘fianco debole’ del Governo Meloni. Le recenti evidenze di dimostrano esattamente il contrario. Come ha ricordato il ministro Fitto, nel corso dell’ultimo Consiglio europeo, l’azione del premier Meloni è stata determinante per lo sblocco della minimun tax, vera e propria salvaguardia contro la benevolenza fiscale che alcuni Stati membri riservano alle multinazionali e per gli l’attivazione dell’ultima tranche di aiuti all’Ucraina. Un nuovo protagonismo italiano nel consesso europeo che si accompagna ad un approccio strategico che ispira il ministro Fitto nel governo del dossier più delicato: il PNRR. Un approccio nutrito di realismo e di visione che ha portato Fitto ad introdurre nel dibattito pubblico la necessità di coordinare tutti i programmi comunitari finalizzato a stimolare la crescita del Paese: PNRR, Programmazione comunitaria 21/27 e Fondo Sviluppo e Coesione. I primi tre mesi del prossimo anno saranno dedicati proprio ad elaborare, tra le altre cose, le proposte del governo sulla governance e sulle misure di semplificazione che potranno generare quell’effetto positivo sulla crescita che il vero obbiettivo di tutte le misure di sostegno comunitario. Il PNRR è un mezzo, non un fine”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli, componente la Commissione Finanze di Palazzo Madama e responsabile Enti Locali di FdI.