Oggi, durante il voto della Commissione congiunta ITRE-SEDE, abbiamo votato sul file EDIP, relativo all’industria della difesa europea. Il testo presenta numerose criticità, alle quali, come relatrice ombra per il gruppo ECR, ho cercato con determinazione di porre rimedio. L’obiettivo della proposta della Commissione era accelerare la produzione di sistemi di difesa in Europa, aumentando quantità ed efficienza. Tuttavia, l’attuale posizione, che mira a rafforzare l’autonomia dell’industria europea, non tiene conto delle sue reali condizioni: se sul lungo termine è giusto puntare all’indipendenza, nel breve resta forte la dipendenza da filiere di Paesi terzi”. Così Elena Donazzan, eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR e relatrice ombra per il Gruppo ECR, unica italiana tra i relatori del dossier. “La richiesta di posticipare il voto, avanzata dal PPE e da noi sostenuta, mirava a migliorare un testo che, vista la forte presenza di relatori francesi, rischia di favorire solo alcuni Paesi e sistemi industriali. Una richiesta sostenuta anche dall’industria italiana della difesa – tra le più avanzate in Europa – e dal nostro Governo, preoccupato per gli esiti di questa posizione negoziale.
Il voto finale, con 70 favorevoli, 46 contrari e 8 astenuti, riflette una forte divisione in Parlamento, con numerose delegazioni, da diversi Paesi, che non possono sostenere un testo che, così com’è, non rafforza realmente l’industria europea. L’auspicio è che il testo venga migliorato durante il trilogo, con il contributo dei governi nazionali.